Ultrafiltrazione acqua domestica

Ultrafiltrazione acqua domestica: cosa rimuove e quando è indicata

Un sistema di ultrafiltrazione dell’acqua domestica con la sua porosità garantisce la rimozione anche della parte batteriologica potenzialmente presente, togliendoti così il pensiero della qualità dell’acqua. Ecco quali sono le sue caratteristiche e quando è indicato installarlo.

Cosa vuol dire ultrafiltrazione?

L’ultrafiltrazione è un processo di filtrazione che, grazie a delle membrane dotate di una porosità molto fine, permette di trattenere dall’acqua particelle di dimensioni molto piccole.

Esistono diverse tipologie di sistemi di filtrazione, che si distinguono in base alla grandezza delle particelle che trattengono: l’ultrafiltrazione è tale da bloccare anche tutta la parte batteriologica, infatti le dimensioni dei pori di questo tipo di trattamento sono comprese tra 0.01 µm e 0.10 µm.

Come funziona l’ultrafiltrazione?

Come per qualsiasi tipologia di filtrazione, anche in questo processo l’acqua da trattare passa attraverso dei filtri e viene di seguito erogata dal rubinetto. In particolare, l’ultrafiltrazione da noi proposta è uno dei sistemi più sicuri poiché lavora in modo sinergico con i carboni attivi e la presenza della fibra cava all’interno del filtro le permette di trattenere tutte le particelle più grandi di 0.05 µm, arrivando così a bloccare anche i microrganismi.

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A livello domestico, generalmente un impianto di filtrazione si posiziona sotto il lavello della cucina, come riportato nella figura sottostante, e può essere collegato ad un rubinetto indipendente o ad uno a più vie che permette l’erogazione sia dell’acqua filtrata che quella non filtrata. Esistono tuttavia impianti di grandi dimensioni progettati per trattare tutta l’acqua della rete domestica.

Come funziona un filtro domestico

Il sistema di ultrafiltrazione dell’acqua domestica che proponiamo è semplice da gestire, in quanto richiede solo il cambio periodico delle cartucce.

Infine, a differenza dell’osmosi inversa, l’ultrafiltrazione preserva i sali minerali, i quali con l’osmosi vengono rimossi, e non spreca acqua, poiché a differenza della prima non prevede nessuno scarto.

Cosa toglie l’ultrafiltrazione combinata ai carboni attivi?

  • Blocca i sedimenti: può capitare che da un impianto datato escano dei sedimenti solidi in sospensione nell’acqua. Con un sistema di filtrazione vengono bloccati.
  • Elimina odore e sapore sgradevoli: la causa più frequente di alterazioni organolettiche dell’acqua è il cloro, ma possono anche essere altri parametri e, nonostante siano entro i limiti normativi, se ulteriormente ridotti migliorano la sua qualità.
  • Blocca i microrganismi: la porosità di 0.05 micrometri garantisce la rimozione di tutti i batteri potenzialmente presenti, compresi quelli patogeni e pericolosi per la salute.

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Quando è indicato un impianto di ultrafiltrazione dell’acqua domestica?

Un impianto di ultrafiltrazione dell’acqua domestica è ottimo per chi sfrutta l’acqua di pozzo in quanto, vista l’assenza di controlli effettuati su di essa, può dare più garanzia di benessere e sicurezza.

Allo stesso modo però è indicato:

  • per chi sfrutta le vasche di accumulo per l’acqua, anche di acquedotto, dove è possibile la proliferazione di batteri;
  • per chiunque voglia togliersi il pensiero della qualità dell’acqua;
  • per chi non beve l’acqua del rubinetto perché sa di cloro, zolfo o ferro nonostante arrivi dall’acquedotto e sia considerata potabile;
  • per chi nota fastidiosi sedimenti e vuole risolvere il problema una volta per tutte.

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